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Reportage Urbano
Una ricerca a tratti surreale che percorre quelle tappe
di assurdità della vita con cui spesso
ci troviamo a che fare...
Ogni fotografia una scena a sè stante , un atomo isolato , non una
storia per immagini ma un
immagine, se possibile, che racchiuda una storia. un simbolo su cui
ognuno riversa il proprio
vissuto e la propria sensibilità, senza un giudizio assoluto di verità o
una certezza chiusa
di un messaggio.
Ciascuno dona il suo contributo alla discussione, riconosce, evoca,
immagina.
La domanda resta aperta , ognuno la può arricchire, interpretare, come
ho cercato
di fare io nel momento dello scatto.
"A volte c’è un’unica immagine la cui struttura compositiva ha un tale
vigore e una tale ricchezza
e il cui contenuto irradia a tal punto al di fuori di essa che questa
singola immagine è in sé
un’intera narrazione."
H.C. Bresson
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Street Photography - I -
La nostra idea di familiarità sulla realtà urbana che ci circonda, il
ripetersi della routine, la
scarsa attenzione che si presta per i dettagli ci impediscono di
cogliere le sfumature "meravigliose"
che di tanto in tanto emergono dal caos della città che scorre.
La street photography è un genere fotografico che sfugge a connotazioni
precise.
Si tratta più che altro di dare risalto a caratteri, espressioni,
situazioni ordinarie relegate nel
banale e di fermarle per osservarle meglio, più da vicino, e per
scoprirne in questo modo
dimensioni diverse , "laterali".
Cosi da una situazione "niente di speciale" possono scaturire
riflessioni e pensieri più profondi
da parte di chi le osserva. In questo modo semplici frammenti di vita
quotidiana possono rimandare a trame
antropologiche complesse e misteriose.
Una fotografia "street" e in più umanistica vuole trasmettere sentimenti
umani come
la compassione, l'ironia, la gioia, il disgusto, l'ilarità, il dubbio,
la tristezza, la commozione,
lo sconcerto ecc.
La scelta di un momento è legata a un alchimia che si instaura fra
soggetto e osservatore , una scena
eletta è decisa fra un insieme di imprevisto e prevedibilità che
consente di presagire l'accadimento
di una certa cosa in un quel preciso istante. Un' intuizione.
In questo modo quegli "eccetera del mondo", destinati ad essere presto
dimenticati, vengono invece
valorizzati e reinterpretati in maniera creativa.
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Street Photography - II -
Il mio set ideale la città , la luce quella naturale che
si trova già lì,
gli attori persone qualunque, attori di strada che improvvisano su una
sceneggiatura non ancora scritta,
inconsapevoli di esser parte a loro modo di una scena che va al di là
dell'apparente superficialità;
ignari di detenere delle qualità o delle espressioni significative che
sarebbero state perse per sempre.
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Pellicola - I - Principio
Non è per voler a tutti i costi essere nostalgici o andare
controcorrente per sentirsi migliori.
Ormai la tecnologia digitale ha fatto e sta facendo oggigiorno progressi
enormi.
E perciò si possono realizzare foto stupende di una nitidezza
sbalorditiva fatte con macchine digitali.
La mia è un'affermazione che va al di là di fanatismi su una tecnica o
l'altra, un'affermazione
di tipo filosofico-espressivo. Per me che la fotografia analogica è
semplicemente
" un'altra cosa"; un altro tipo di fotografia nè inferiore nè superiore
alla digitale.
Con fotografia analogica mi riferisco al procedimento continuo di
scrittura con la luce,
l'utilizzo di un supporto materiale argentico nella fotocamera, quale
quello
della pellicola e non uno virtuale interpretativo ( nel sistema numerico
binario) come un sensore.
Può essere solo un discorso speculativo , forse. Ma la componente di
realtà presente
in una foto analogica è maggiore rispetto a una digitale. La luce
riflessa da un qualsiasi soggetto
viene catturata dagli alogenuri d'argento che compongono l'emulsione
della pellicola e lì rimane
"fissata" in qualità di immagine latente sino all'azione di un liquido
rivelatore.
La pellicola negativa rappresenta im-mediatamente e materialmente quei
fotoni di luce riflessi dalla realtà,
però al contrario, " in negativa"
Nella stampa a ingranditore la luce passa attraverso quel negativo e
viene trasferita su carta.
Ma si tratta sempre dell'iniziale luce riflessa del soggetto a essere
rappresentata. Un processo
senza discontinuità dunque ( da qui il termine analogico).
é per questo motivo che affermo che in una fotografia digitale ,che è
File, che è interpretazione
numerica, sia presente una minor quantità di "realtà luminosa" che su
una vera "fotografia argentica".
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Pellicola - II - Effetto
Detto questo è bene considerare inoltre una questione estetica.
Ferma restando la maggior importanza dell'immagine in sè rispetto alla
tecnica che la crea, possiamo
notare una differenza di effetto visivo fra un'immagine analogica e una
digitale.
L'osservazione di una foto a pellicola ci da una sensazione di
materialità visiva,
un'espressività realistica senza pari, data soprattutto dalla
consistenza aschematica e "disordinata"
degli alogenuri d'argento posti sui supporti, pellicola e carta; i quali
creano il caratteristico
effetto grana.
La stampa argentica ha un aspetto diverso. Possiede una profondità, una
tridimensionalità unica.
E poi è gradevole, naturale, piacevolmente materica, avvolta in un alone
di vissuto .
SI contrappone alLe foto digitali che appaiono (nelle stampe-copie di
stessi file) un po tutte uguali.
Impostato un file si può godere della ripetibilità. E questo certamente
è comodo.
Le diverse stampe argentiche ( copie di uno stesso negativo), al
contrario, a loro modo sono uniche
e sempre impercettibilmente diverse l'una all'altra. Sono fatte a mano,
e per questo soggette
a interventi in camera oscura che si compiono con i movimenti sempre
mutevoli delle mani.
Non siamo delle macchine, non riusciamo a rendere perfetti e ripetibili
all' infinito tali interventi. Benchè limitato, c'è sempre un margine di
errore.
Ecco, se la fotografia si propone di rappresentare e interpretare
fedelmente la realtà e la vita, forse quella analogica ci riesce meglio
grazie alla sua
imperfezione e imprevedibilità, caratteristiche tutte umane.
Ritengo con questo che la fotografia argentica, non contaminata
dall'elettronica, sia più naturale
e perciò più affine alla natura umana, rispecchiandone la sua
costituzione in maniera autentica.
Non esistono in natura fotografie analogiche virtuali . Esse restano
sempre e comunque fissate su un
supporto reale , tangibile. Una prerogativa fondamentale della
fotografia è dunque la materialità.
Una stampa argentica possiede difetti pieni di nobiltà.
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Bianconero
Una foto in bianconero va visualizzata come tale. Nel momento dello
scatto occorre immaginare la scena
inquadrata senza colori. In una foto bianconero i colori, o le dominanti
di luce della scena,
sarebbero solo di disturbo. certamente ci sono foto "fatte dai colori"
che in bianconero non avrebbero
alcun senso. é un'idea diffusa che una buona foto bianconero può esserlo
anche a colori mentre se
non è buona non lo sarà neanche a colori.
Scegliere uno stile espressivo senza colori non è limitaitvo ma forse
apre orizzonti fotografici
diversi. Privare un uomo di un senso gli fa affinare tutti gli altri.
Fotografare bianco e nero significa concentrarsi sull'equilibrio delle
forme, dei volumi e delle linee
presenti in scena, sui giochi di luce e ombre, parlando di composizione
ed efficacia
geometrica dell'immagine. Mentre se si parla di ritratti o di catturare
vita, espressioni umane
il bianco e nero ci porta direttamente nella profondità di uno sguardo,
ci suggerisce immediatamente
la pura essenza di ciò che si sta osservando. é come se dal soggetto
fosse stato tolto qualcosa, ed esso,
ora più semplice essenziale, venga compreso meglio.
Se la fotografia in generale è uno specchio paradossale della realtà in
quanto la realtà è mutevole e
dinamica mentre una fotografia , sua rappresentazione, è l'arresto del
tempo, è rottura fra passato
e futuro , il bianconero accentua l'assurdità della fotografia. La
realtà visibile che conosciamo
è a colori. Se la fotografia è interpretazione eternizzante di un
momento, il bianconero è una
affascinante distorsione e per questo un interepretazione ulteriore. LA
componente lirica e l'impre
ssione soggettiva hanno più vigore. Non è più la realtà effettiva che
osserviamo ma la
comprensione di essa da parte del fotografo.
“Ero lì, ed ecco la vita così come l’ho vista in quell’istante”
H.C. Bresson
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Citazioni | Quotes
I vecchi fotografi avevano un termine che non si
usa più per indicare un genere fotografico
scomparso. La fotografia di strada. La "stradale" la chiamavano loro. La
più difficile quando
non capita niente. era come cercare di fotografare, fissare il tempo che
passa. Uno sguardo,
un gesto, un comporsi incoscio di persone, ombre e macchine. Cosa
succede? Niente, sta solo
passando la vita.
- Tano D'amico -
Soy un fotógrafo de todos los dias. Tomo mi cámara y me hecho a la
calle, por ahí, a donde quiera,
y siempre, siempre encuentro motivos interesantes. Todo está lleno de
poesía.
- Manuel Alvarez Bravo -
… Apposta parlo di segni. Li potrei fare anche sulla carta, nel
mare, ma sarebbero tutti voluti,
quindi tutti falsi. A me interessano i segni che fa l'uomo senza
saperlo,
ma senza far morire la terra.
- Mario Giacomelli -
Per me una bella foto è semplicemente
quella che ti fa fare un pensiero, che ti fa provare un'emozione, che ti
fa ricordare
qualcosa che senza quella foto avresti dimenticato"
- ? -
Credo che la fotografia consenta, entro certi limiti, di riordinare
il caos che sta davanti ai
nostri occhi
- Gabriele Basilico -
Passion is in all great searches and is necessary to all creative
endeavors.
- W. Eugene Smith -
Up to and including the moment of exposure, the photographer is
working in an undeniably
subjective way. By his choice of technical approach, by the selection of
the subject matter...
and by his decision as to the exact cinematic instant of exposure, he is
blending the variables
of interpretation into an emotional whole.
- W. Eugene Smith -
Una quotidianità spoglia, ma piena di grazia, di poesia e di una
pienezza senza tempo.
- Édourd Boubat -
Le mie foto non sono fughe dalla realtà, ma una contemplazione della
realtà,
in modo che io possa vivere in un modo più profondo.
- Bruce Davidson -
La fotografia è la mia sola lingua.
Io non faccio semplicemente delle foto. Io mi esprimo attraverso le
foto.
- André Kertész -
I paint objects as I think them, not as I see them.
- Pablo Picasso -
Solo la fotografia ha saputo dividere la vita umana in un serie di
attimi,
ognuno dei quali ha il valore di un'intera esistenza.
- Guido Piovene -
La superficie esteriore che appare ai miei occhi costituisce uno
stimolo che scatena un impulso,
una reazione. Io cammino per le strade della città con la mia macchina
fotografica costantemente
bombardato da questi stimoli. Con la mia macchina riesco a produrre una
reazione a
questa molteplicità di sollecitazioni e a rispondere a loro.
- Daido Moriyama -
I photograph to find out what something will look like photographed.
- Gary Winogrand -
The enemy of photography is the convention, the fixed rules of ‘how
to do’.
The salvation of photography comes from the experiment
- Laslo Moholy Nagy -
To me, photography is an art of observation. It’s about finding
something interesting in an
ordinary place… I’ve found it has little to do with the things you see
and everything to do
with the way you see them.
- Elliot Erwitt -
Ciò che la fotografia riproduce all’infinito ha avuto luogo una sola
volta:
essa ripete meccanicamente ciò che non potrà mai più ripetersi
esistenzialmente.
- Roland Barthes -
Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla
fotografia, è come se avessi
trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di
svegliarmi.
- Richard Avedon -
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